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La quantità di sale da mettere nella lavastoviglie è variabile e dipende sia dal numero di lavaggi che dalla durezza dell’acqua. Inoltre, ogni modello di lavastoviglie ha un addolcitore di dimensioni diverse. Basta riempire completamente l’addolcitore appena il sale sta per terminare.
Perché si usa il sale nella lavastoviglie
Il sale in cucina si presta a molti utilizzi che vanno oltre la preparazione dei nostri piatti. Si impiega, ad esempio, per far in modo che la lavastoviglie lavi in modo efficiente e duri più a lungo evitando che le sue parti interne siano rovinate dal calcare.
Perché si usa?
L’acqua contiene minerali come calcio e magnesio in quantità variabili che ne determinano la “durezza”. Più l’acqua è “dura”, meno efficace è il potere pulente dei detergenti. Inoltre, il calcare incrosta tubature e componenti interne della lavastoviglie, rendendo più difficile il riscaldamento dell’acqua e comportando un maggior dispendio energetico e una maggiore usura della resistenza.
Il sale ha la funzione di addolcire l’acqua e di far funzionare, una volta inserito nell’addolcitore, il sistema di decalcificazione della lavastoviglie.
Il sale che si usa per lavastoviglie non è il comune sale da cucina. Ha granuli più grandi perché si sciolga più lentamente e non intasi l’addolcitore.
Quanto sale bisogna mettere nella lavastoviglie
Generalmente, il sale nella lavastoviglie va messo almeno una volta al mese. Così se ne prolunga la vita e si garantiscono lavaggi privi di macchie e striature.
Per capire quando è il momento di effettuare il rabbocco, basta controllare il livello di sale nell’addolcitore, anche se molti modelli di lavastoviglie hanno una spia che avvisa quando il sale sta per finire.
Quanto sale mettere nella lavastoviglie? E’ presto detto: la quantità di sale è variabile e dipende sia dal numero di lavaggi che dalla durezza dell’acqua.
Inoltre, ogni modello di lavastoviglie ha un addolcitore di dimensioni diverse. Basta riempire completamente l’addolcitore appena il sale sta per terminare.