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La bresaola affettata si conserva nella parte meno fredda del frigorifero (quella per verdura e frutta) in una vaschetta a chiusura ermetica e deve essere consumata nel giro di 1-3 giorni.
Come conservare la bresaola affettata
La bresaola è un gustoso salume a base di carne di manzo essiccato e salato tipico della Valtellina, molto apprezzato per il basso contenuto di grassi (solo il 2,6%) e l’elevato contenuto di proteine (32%). Si consuma affettata e accompagnata solitamente da formaggi, rucola o frutta.
Il sottovuoto è uno dei migliori metodi di conservazione perché, privando gli alimenti dell’aria e preservandoli così dalla proliferazione dei batteri e dall’ossidazione, ne prolunga fino a 5 volte la durata.
La bresaola affettata messa sottovuoto rimane fresca come appena acquistata, e profumo e sapore restano inalterati.
Una buona alternativa al sottovuoto consiste nel ricoprire la superficie della bresaola con pellicola alimentare per evitare che si ossidi, e poi avvolgerla in un canovaccio pulito.
Se si desidera una bresaola più stagionata, basta conservarla in frigorifero senza alcuna pellicola. In questo modo, la bresaola può raggiungere il grado di maturazione desiderato.
L’importante è che al tatto non risulti mai umida e appiccicosa. In caso contrario, va tolta dal frigorifero e conservata in un luogo asciutto al riparo dall’umidità.
Un trancio di bresaola si conserva in frigorifero per alcuni giorni ad una temperatura compresa fra 0°C e 4°C.
La bresaola affettata, invece, deve essere conservata nella parte meno fredda del frigorifero e consumata entro 3 giorni al massimo.
Quanto dura la bresaola affettata
La bresaola affettata necessita di temperature comprese fra 12°C e 14°C. Una volta aperta la confezione, si conserva nella parte meno fredda del frigorifero (quella per verdura e frutta) in una vaschetta a chiusura ermetica e deve essere consumata nel giro di 1-3 giorni.
E’ buona norma comunque controllare le fette prima di consumarle: se l’odore è cambiato o presentano principi di ossidazione o muffa, meglio non mangiarle.