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Molto apprezzata per la sua carne pregiata dal gusto delicato, l’aragosta può essere cotta alla griglia, al forno, allo spiedo, lessa on in court-bouillon. La si consuma al naturale, per rispettare il suo sapore delicato, o condita con burro fuso, o maionese, aglio ed erbe, o ancora salsa tartara, salsa cocktail o una semplice citronette.
L’aragosta
L’aragosta è un crostaceo decapode che vive nei fondali rocciosi (dai 20 ai 150 metri di profondità) del Mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico.
Da molti considerata afrodisiaca, l’aragosta è ricca di sali minerali, ha un basso contenuto calorico ed è particolarmente apprezzata in cucina per la bontà delle sue carni pregiate.
Come cucinare l’aragosta
Prima di procedere con la cottura bisogna pulire l’aragosta. Per farlo, occorre spazzolare bene il carapace sotto l’acqua corrente, e infine eliminare il budello nero che attraversa la coda. Della testa si consuma la parte gialla cremosa, da mescolare alla maionese per ottenere un’ottima salsa.
A questo punto si può procedere alla cottura, considerando che occorrono dai 10 ai 12 minuti per ogni mezzo chilo di aragosta e che non bisogna farla cuocere troppo a lungo perché diventerebbe dura.
Può essere servita al naturale, con limone o maionese, con burro fuso oppure aromatizzata con aglio ed erbe; in ogni caso, è bene ricordare che l’aragosta ha un gusto delicato ed è meglio non coprirlo con sapori troppi decisi.
Si può conservare l’aragosta in congelatore fino a 3-4 mesi; per scongelare l’aragosta basta passarla dal freezer al frigorifero per qualche ora. Una volta scongelata, si conserva in frigorifero ben coperta da pellicola alimentare o chiusa in un sacchetto per 1 giorno.
Come cucinare l’aragosta? Ecco alcuni metodi:
LESSA
E’ il metodo più conosciuto. Si immerge l’aragosta tenendola per la coda in abbondante acqua bollente salata per circa 12 minuti. Può essere servita sia calda che fredda, lasciandola raffreddare nel suo liquido di cottura. L’aragosta va tagliata in due per lungo e svuotata della polpa, che sarà tagliata, condita con una citronette, e messa nuovamente all’interno del carapace.
ALLA GRIGLIA
Si taglia l’aragosta a metà nel senso della lunghezza e la si pulisce; poi va condita con sale, pepe e burro e cotta alla griglia o sulla piastra a fiamma moderata.
ALLO SPIEDO
Bisogna condire l’aragosta con olio, sale, pepe e timo, fissarla allo spiedo e cuocerla per 40-45 minuti circa a fiamma piuttosto vivace, irrorandola molto spesso con vino bianco e burro fuso. Questo tipo di preparazione fornisce ottimi risultati perché la polpa dei crostacei resta tenera e succosa.
AL FORNO
Tagliare a metà l’aragosta nel senso della lunghezza, e condire le due metà con sale, pepe e olio. Cuocere in forno caldo per 20-25 minuti.
IN COURT-BOUILLON
Portare ad ebollizione l’acqua salata insieme a sedano, carota, cipolla, alloro, timo, prezzemolo, pepe nero in grani, due cucchiai di aceto di vino bianco; fare bollire per circa 20 minuti e poi aggiungere un bicchiere di vino bianco. Appena il bollore riprende, immergere nella pentola l’aragosta ancora viva dopo averne legato la coda in modo che non si pieghi durante la cottura. Farla lessare per circa 25 minuti. Una volta scolata e raffreddata, dividere l’aragosta in due parti tagliandola per lungo e pulirla del budello che attraversa la coda. Tagliare la carne a pezzi e riporla nuovamente nel carapace, condita eventualmente con una salsa: maionese o una citronette con olio, limone, sale e pepe.