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La panna vegetale è una panna priva di ingredienti di origine animale. Il suo contenuto in colesterolo è inferiore rispetto a quello della panna di origine animale, ma non è assolutamente trascurabile: vengono infatti utilizzati oli vegetali come quello di palma o di cocco, ricchi di grassi saturi. E’ un’alternativa adatta soprattutto a coloro che seguono un’alimentazione vegana, agli intolleranti al lattosio o chi è intollerante alle proteine del latte.
Alimenti senza lattosio
Dagli ultimi anni, anche in cucina, si cerca di introdurre il maggior numero possibile di soluzioni inclusive. Si tratta, ad esempio, degli alimenti senza glutine destinati ai celiaci, le bibite non zuccherate adatte a chi segue una dieta ipocalorica, o anche ai prodotti senza lattosio per chi è intollerante al lattosio.
Un alimento che appartiene proprio a quest’ultima categoria è la panna vegetale.
Cos’è la panna vegetale?
La panna vegetale è un’alternativa priva di ingredienti di origine animale alla comune panna che trovi in commercio. Se in passato veniva consumata per lo più per cercare di limitare i grassi animali nella dieta -per altro immotivatamente-, oggi è una soluzione che ben si adatta soprattutto a coloro che seguono un’alimentazione vegana, agli intolleranti al lattosio o agli allergici alle proteine del latte.
Cosa contiene la panna vegetale
La panna vegetale non contiene ingredienti di derivazione animale, ma per ottenere una consistenza simile a quella della panna comune è comunque necessaria la presenza di una quantità importante di grassi vegetali. Solitamente si utilizzano olio di palma o di cocco, che contengono grassi saturi, oppure altre tipologie di oli a preponderanza di grassi idrogenati.
La componente oleosa è legata a quella liquida con emulsionanti e addensanti. La panna vegetale contiene poi diversi aromi per caricare un sapore che altrimenti risulterebbe pressoché nullo.
Differenze fra panna vegetale e normale panna in commercio
La differenza principale fra panna vegetale e panna comune risiede nel contenuto di colesterolo, sicuramente minore nella panna vegetale. Tuttavia, la quantità di grassi non è assolutamente trascurabile, soprattutto se consideriamo che si tratta di grassi saturi o idrogenati.
Se teniamo in considerazione questo punto, diventa evidente che la sostituzione della comune panna in commercio con la panna vegetale non solo non è necessaria, ma anche sconsigliabile.
Nel complesso, si tratta infatti di un alimento poco genuino, col solo vantaggio di avere un’origine completamente vegetale e dunque di essere adatto ad alimentazioni vegane o prive di lattosio e proteine del latte. Per la stessa ragione, non può essere ritenuta più leggera della comune panna in commercio e dunque non è adatta alle diete ipocaloriche.
Usare la panna vegetale in cucina
Ma allora perché utilizzare la panna vegetale in cucina? In effetti si tratta di un alimento che diventa indispensabile solamente quando si desidera sostituire la panna montata tradizionale. In altri casi è infatti possibile utilizzare altre fonti di grasso, quali ad esempio il latte vegetale, consumabile anche dagli intolleranti al lattosio e dagli allergici alle proteine del latte, nonché adatto alle diete vegane.
Panna vegetale fatta in casa
La panna vegetale è indicata nelle alimentazioni vegane, per gli intolleranti al lattosio e in caso di allergie alle proteine del latte, ma in commercio esistono anche delle panne vegetali che contengono ingredienti di origine lattea. Per questo motivo è bene controllare sempre la lista degli ingredienti riportata sulla confezione. Un’altra soluzione può però essere quella di preparare in casa la panna vegetale.
Ma come preparare la panna vegetale? In realtà si tratta di un procedimento molto semplice. Occorreranno solamente latte vegetale (100ml per 6 persone) e olio vegetale (180ml), magari di sesamo o di cocco, che hanno un sapore più gradevole. Le due componenti andranno frullate e il composto ottenuto andrà trasferito in una bacinella da ricoprire con pellicola trasparente. Il tutto dovrà essere lasciato a raffreddare per circa un’ora.