
Stevia ed eritritolo sono dolcificanti naturali che contengono pochissime calorie e non alterano i livelli di zucchero nel sangue, per cui possono essere usati anche da chi soffre di diabete. La stevia ha un potere dolcificante fino a 300 volte superiore al saccarosio, mentre l’eritritolo ha il 70% del potere dolcificante dello zucchero. Entrambi sono resistenti al calore e possono essere utilizzati anche per la cottura in forno. Mentre la stevia ha un leggero gusto di liquirizia, l’eritritolo non ha nessun retrogusto e non modifica quindi il sapore di dolci e bevande.
Differenza tra stevia e eritritolo
Lo zucchero non fa male né bene all’organismo, se assunto con moderazione, ma un consumo eccessivo può causare carie, obesità e diabete mellito di tipo 2.
Se non si vuole rinunciare a dolcificare alimenti e bevande ma si vuole ridurre il consumo di zucchero, l’alternativa sono gli edulcoranti naturali come la stevia e l’eritritolo. Entrambi possono essere utilizzati da chi ha la necessità di tenere sotto controllo le calorie e da chi soffre di diabete.
Vediamoli nel dettaglio.
Stevia
La stevia è uno dei dolcificanti più utilizzati come alternativa allo zucchero e si estrae dalle foglie della Stevia Rebaudiana. Queste, oltre a contenere i composti (rebaudioside e stevioside) responsabili del suo potere edulcorante, contengono fibre, proteine, sali minerali (calcio, ferro, fosforo, magnesio, potassio, sodio e zinco), vitamina A e C e rutina (un flavonoide antiossidante).
I suoi principi attivi resistono al calore fino a 200°C, il che la rende adatta anche per la preparazione di prodotti da forno.
Ha proprietà antiacide, antibatteriche, ipoglicemizzanti, antipertensive e leggermente lassative. Inoltre, non alterando la glicemia, può essere utilizzata anche da chi soffre di diabete.
Per evitare possibili effetti collaterali, è consigliabile consultare un medico prima del consumo nel caso di donne in stato di gravidanza o allattamento, o di chi soffre di malattie renali, epatiche o cardiovascolari.
La stevia, nonostante apporti praticamente 0 calorie, ha un potere dolcificante fino a 300 volte quello del saccarosio e se ne può quindi utilizzare molta meno.
Non ha, però, un gusto neutro: ha un leggero retrogusto amarognolo di liquirizia che potrebbe modificare il sapore di bevande e dolci.
Eritritolo
L’eritritolo è un alcol che si trova naturalmente in alcuni tipi di frutta (uva, pere e meloni), funghi e alimenti fermentati. Il suo sapore dolce e rinfrescante privo di retrogusto lo rende adatto ad essere utilizzato nell’industria alimentare per produrre caramelle e gomme da masticare.
Come la stevia, l’eritritolo è stabile al calore e può quindi essere utilizzato nella preparazione di prodotti da forno.
Contiene quasi 0 calorie (contro le 395 kcal per 100 grammi dello zucchero) e ha il 70% del potere dolcificante dello zucchero.
L’eritritolo non presenta effetti collaterali ed è ben tollerato dall’organismo anche se, consumato in grandi dosi, potrebbe avere un effetto lassativo. Per questo motivo è bene non superare la quantità quotidiana di 20-35 grammi per gli adulti e 15 grammi per i bambini.
Non ha effetti negativi su colesterolo e trigliceridi. Inoltre, non alterando i livelli di zuccheri nel sangue, può essere consumato anche da chi soffre di diabete.
A differenza di altri dolcificanti, compresa la stevia, non favorisce la carie, anzi la contrasta.
L’eritritolo, soprattutto se utilizzato in dosi non banali (quasi mezzo etto al giorno), può alterare la flora intestinale?
L’eritritolo è ben tollerato a livello gastrointestinale e non dà problemi se consumato in dosi normali. Vale sempre la regola che è meglio evitare gli eccessi, come per tutto.
Secondo me l’eritritolo non ha affatto un gusto neutro, anzi, lo ha molto spiccato e sgradevole. La stevia mi piace abbastanza, avendo l’accortezza di non usarla mai col caffè, che lo rende amaro