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L’amasake vanta moltissime proprietà: è digeribile, ha un basso indice glicemico, contiene pochi grassi, è ricco di fibre, vitamine del gruppo B e acido folico. E’ bene non eccedere, però, con le quantità, visto l’elevato contenuto di carboidrati.
Amasake
L’amasake è un dolcificante naturale originario del Giappone che si ottiene facendo fermentare un cereale come riso o miglio con il koji, un fungo filamentoso che si usa anche per produrre il sakè e il miso.
Contiene maltosio (il 40%), fruttosio, sali minerali, fibre, destrine, acido folico e vitamine (soprattutto del gruppo B).
Proprietà e benefici dell’amasake
L’amasake (o amazake), oltre ad essere molto digeribile perché la fermentazione scinde carboidrati, proteine e grassi rendendoli più assimilabili dall’organismo, è un dolcificante a lento rilascio. Questo perché, derivando da cereali, passa lentamente nel sangue senza creare picchi glicemici. Per questo motivo può essere consumato tranquillamente sia durante la gravidanza che durante l’allattamento. Inoltre:
- contiene pochi grassi e solo un terzo delle calorie dello zucchero (153 kcal per 100 grammi) ed è quindi adatto a chi segue regimi dietetici ipocalorici;
- contiene molte fibre e vitamine del gruppo B (B1, B2, B6);
- è nutriente e mineralizzante;
- vista l’elevata digeribilità e il contenuto di fibre, allevia le patologie intestinali;
- contiene acido folico, indispensabile sia durante la gravidanza che durante l’allattamento;
- ha un basso indice glicemico, quindi può essere consumato anche dai diabetici.
Controindicazioni dell’amasake
Consumare l’amasake non presenta particolari controindicazioni.
Come con ogni alimento, basta non eccedere con le dosi. Visto l’alto contenuto di carboidrati, infatti, è meglio non consumarne quantità elevate e possibilmente non quotidianamente. Consumato in accompagnamento con la frutta secca, però, si riduce la velocità di assorbimento degli zuccheri nel sangue.