
Le patate viola hanno un indice glicemico più basso rispetto alle altre varietà di patate. Questo è dovuto all’alto contenuto di polifenoli.
La patata viola
La patata viola (o vitelotte) appartiene alla famiglia delle solanacee. Ha polpa di varie sfumature di viola, una buccia spessa e un sapore dolciastro.
Può essere ridotta in purea, cotta al forno o lessata, ma il bel colore e il sapore dolce la rendono adatta anche a torte rustiche, gnocchi, vellutate e dolci come cupcakes e torte.
La patata viola contiene vitamine (soprattutto C), sali minerali (soprattutto ferro e potassio), fibre, carboidrati complessi, polifenoli antiossidanti.
Il colore viola, inoltre, è dato dalla presenza di antocianine, che hanno proprietà antiradicaliche, antiossidanti e antitumorali.
La patata viola aiuta anche a tenere sotto controllo la pressione arteriosa, ed è priva di colesterolo, lattosio e glutine. E’ quindi adatta anche a chi è intollerante al glutine o al lattosio.
Indice glicemico della patata viola
Le altre varietà di patate , avendo un alto contenuto di carboidrati, innalzano i livelli di zucchero nel sangue. Le patate viola, grazie al loro alto contenuto di polifenoli, molto meno.
E’ stata infatti dimostrata una correlazione tra la concentrazione di polifenoli, di cui la patata viola è ricca, e l’indice glicemico: più alta è la concentrazione di polifenoli nell’alimento, più il suo indice glicemico è basso.
Sembra che questo sia da attribuirsi a un effetto inibitorio degli antociani sull’α-glucosidasi o maltasi (un enzima deputato alla scissione del maltosio in molecole di glucosio) intestinale, che limita la liberazione nel sangue delle molecole di glucosio. La conseguenza è un minore innalzamento della glicemia.