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Il sale rosso è un sale marino che viene estratto e lavorato nell’arcipelago delle Hawaii e deve il suo colore ad un’argilla rossa ricca di ferro. Il suo sapore intenso di frutta secca tostata lo rende particolarmente adatto alla preparazione di piatti di carne o pesce grigliati.
Cos’è il sale rosso
Il sale rosso è il sale marino tradizionalmente usato sulla tavole hawaiane e viene estratto nell’Oceano Pacifico e lavorato nelle isole vulcaniche dell’arcipelago delle Hawaii.
E’ una delle varietà di sale più particolari al mondo ma la sua reperibilità non è purtroppo semplicissima. In genere, il sale rosso che troviamo in commercio non proviene direttamente dalle Hawaii, ma è prodotto in California o in Europa ed importato in Italia.
Il caratteristico colore rossastro è conferito da un’argilla vulcanica rossa che, asciugandosi col sole, lascia nel sale depositi ferrosi 5 volte superiori rispetto al comune sale da cucina che tutti utilizziamo.
Un’altra particolarità di questo sale, oltre al colore, è il retrogusto amarognolo e un sapore gradevole di frutta secca tostata che, a differenza del sale comune, mantiene anche dopo la cottura.
Si conserva in luogo fresco e asciutto, come ogni altro tipo di sale.
Utilizzo in cucina
Questo sale di origine hawaiana ha un gusto sapido che lo rende particolarmente adatto per condire piatti di pesce o carne grigliati, o per preparare i piatti della tradizione hawaiana, come il Poke, il Kalua Pig, l’Hawaiian Jerky e la Pipikaula.
Se ne consiglia l’uso anche nella preparazione del sushi e per dare sapidità al tofu e al riso. Si utilizza anche per la kalua, un metodo di cottura della carne, in genere di maiale.
Utilizzo in cosmesi
Il sale rosso delle Hawaii si presta, oltre agli impieghi gastronomici, anche ad essere utilizzato nei trattamenti estetici.
Nella fattispecie, è particolarmente adatto per effettuare scrub leviganti, bagni depurativi e massaggi esfolianti per rendere la pelle morbida, eliminare le cellule morte e riequilibrare il pH della pelle.
Proprietà del sale rosso
Il suo tipico colore rosso, come già detto, è dovuto alla presenza dell’argilla hawaiana (chiamata alaea), ricchissima di minerali, soprattutto di ferro. Come si legge in giro, “rafforzerebbe le difese immunitarie e sarebbe ottimo da integrare nelle diete di chi soffre di anemia”.
Le quantità assumibili giornalmente sono però talmente irrisorie da rendere ininfluenti queste proprietà. Per raggiungere la quantità minima perché si possano riscontrare i benefici derivanti dagli oligoelementi contenuti nel sale rosso, infatti, se ne dovrebbe consumare un quantitativo ben superiore a quello concesso. E’ quindi bene assumere tutti i sali minerali di cui il nostro organismo necessita da altri alimenti, come frutta e verdura.
Un vantaggio di usare questo sale è però che, essendo più sapido, se ne può utilizzare meno, riducendo quindi l’apporto di sodio nell’organismo.
Controindicazioni del sale rosso
Come per tutti i tipi di sale, il consiglio è sempre di non eccedere con le quantità, e il sale rosso delle Hawaii non fa eccezione.
Secondo il LARN (Revisione dei Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti) un adulto non dovrebbe superare i 3,75 g di sale al giorno, equivalenti a 1,5 g di sodio. Troppo spesso, però, si superano queste dosi, con gravi danni alla salute sul lungo termine: dalla ritenzione idrica fino ad arrivare all’ipertensione e a patologie cardiovascolari.