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No, il pepe non fa male al fegato, anzi. Utilizzato senza abusarne, stimola la depurazione epatica, ed ha quindi un effetto benefico sul fegato.
Il pepe e le sue proprietà
Il pepe è una spezia conosciuta fin dall’antichità e si ricava dai frutti di una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Piperaceae, che comprende 700 specie. Quello più conosciuto è il Piper nigrum e ha origine in India, anche se oggi la quasi totalità della produzione proviene dal Vietnam.
Il pepe è, inoltre, da sempre noto per le sue molte proprietà:
- è un buon antiossidante, grazie al contenuto di licopene, alfa e beta-carotene, luteina e zeaxantina. Aiuta quindi a prevenire patologie cardiovascolari, tumori e ritarda l’invecchiamento cellulare.
- Contiene vitamine (A, B, C, E, J e K), sali minerali e acido folico.
- La piperina, che conferisce il tipico sapore alla spezia, è utile durante la digestione e stimola l’attività metabolica, aiutando a bruciare calorie. Inoltre, coadiuvando nella produzione di endorfine, migliora il tono dell’umore.
- Favorisce l’eliminazione delle tossine attraverso la sudorazione e la minzione.
- Ha proprietà antinfiammatorie e antibatteriche.
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Il pepe fa male al fegato?
Il pepe non fa male, non nelle quantità che possiamo ingerire nelle pietanze. Nel pepe sono contenuti dei terpeni potenzialmente cancerogeni, ma il quantitativo che normalmente ingeriamo è così esiguo da essere assolutamente innocuo per la salute.
Potrebbe esserne sconsigliato il consumo nel caso di predisposizione a cistiti, emorroidi, reflusso gastroesofageo, ulcere o gastriti ma, come per tutti gli alimenti o condimenti, è sufficiente non eccedere con le quantità.
Il pepe fa dunque male al fegato? No, anzi. Utilizzato senza abusarne, il pepe stimola la depurazione epatica e l’attività digestiva, e fa quindi bene a fegato e stomaco.